Criticità e prospettive delle attività gratuite e volontarie svolte da detenuti e internati. Dal progetto Riordino archivi del Tribunale di Trani a Mi riscatto per Roma

Autore: Vincenzo Lamonaca

Anno: 2018

Numero: 9

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Il contributo ripercorre l’evoluzione teorico-pratica delle attività di lavoro volontario e gratuito, disciplinate dall’art. 21, comma 4-ter, l. n. 354/1975, alla luce
della riaffermata centralità nel Contratto per il Governo del Cambiamento dell’elemento del lavoro, quale strumento fondamentale per il trattamento rieducativo del condannato. Lo strumento, introdotto nell’ordinamento penitenziario dall’art. 2, comma 1, lett. a, d.l. n. 78/2013, tuttora stenta a decollare, a
causa di alcune criticità che ne frenano le enormi potenzialità, non solo dal punto di vista penitenziario, ma soprattutto in termini di attivazione di soggetti
estremamente svantaggiati, quali sono i detenuti e gli internati. Nel paper si illustrano tali criticità emerse dall’analisi di alcuni protocolli di intesa e si
prende spunto dalla sottoscrizione di intenti del 31 luglio 2018, relativa al progetto Mi riscatto per Roma, per proporre soluzioni concrete de iure condito.
Chiudono il contributo alcune riflessioni sulle potenzialità tuttora inespresse delle attività gratuite e volontarie, realizzabili non solo dai detenuti, ma anche da disoccupati, richiedenti asilo, condannati per i reati di guida sotto l’influenza dell’alcool, ovvero di sostanze stupefacenti, oppure per traffico di sostanze stupefacenti di lieve entità.