Diritto di sciopero e rappresentatività sindacale. Il paradosso dei servizi essenziali tra sistema “di fatto”, istanze di moderna democrazia e bilanciamento dei diritti

Autore: Antonello Zoppoli

Anno: 2017

Numero: 13

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Il nostro ordinamento è dotato di una disciplina specifica (la l. n.146/1990) per la regolazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali che ha
certamente contribuito progressivamente a ridurre e civilizzare il conflitto in settori tanto delicati, sebbene non abbia ancora portato ad una considerevole riduzione del livello di conflitto tale da allineare il nostro Paese ai più generali standard europei. Per raggiungere tale obiettivo pare necessaria
una revisione della disciplina di riferimento. Nel saggio vengono ripercorse le linee evolutive dello sciopero nell’industria quale diritto individuale ad
esercizio collettivo, nonché strumento di legittimazione del soggetto collettivo, divenuto invece strumento del potere sociale disorganizzato, ovvero motivo di complicazione dei circuiti di legittimazione sociale. Risulta così legittimata l’impostazione di chi tende ad invertire il rapporto tra rappresentatività e sciopero: non più “lo sciopero per la rappresentatività”, ma “la rappresentatività per lo sciopero” .