La lunga marcia del lavoro stagionale. Prospettive post pandemiche

Autore: Antonio Tarzia

Anno: 2021

Numero: 9

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A quasi 60 anni dall’emanazione della l. n. 230/1962 resta incerto il profilo giuridico del concetto di “stagionalità”. L’espres-sione, del resto, ha progressivamente ab-bandonato il suo significato originario, evolvendo in quello di “destagionalizza-zione” ed associandosi a quello di “anda-mento ciclico dell’attività”, riferito all’uti-lizzo di forme flessibili di lavoro per far fronte alle “punte produttive”.
Il progressivo abbandono delle “causali” che hanno accompagnato le numerose ri-forme della normativa sul contratto a ter-mine, riportano, sotto traccia, la discus-sione sulla compatibilità delle attività in-dividuate come “stagionali” dalla contrat-tazione collettiva e le causali reintrodotte dal decreto “dignità”, riproponendo il tema del conflitto tra norma primaria (art. 19, d.lgs. n. 81/2015) e norma secondaria delegata (i contratti collettivi)