L’apprendistato che non c’è. Riflessioni e proposte a partire dall’ultimo rapporto Inapp-Inps

Autore: Matteo Colombo

Anno: 2022

Numero: 11

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L’ultimo rapporto Inapp-Inps dedicato all’apprendistato, pubblicato ad agosto 2022, ne certifica la mancata affermazione quale leva per la costruzione dei mestieri a partire dall’integrazione tra formazione e lavoro. Quando parliamo di apprendistato, in Italia, sostanzialmente parliamo di apprendistato professionalizzante, o di secondo livello, che sul totale degli apprendistati attivi in Italia nel 2020 ne rappresentava il 97,7%. Manca invece all’appello l’apprendistato duale, introdotto dalla c.d. legge Biagi nel 2003 e mai veramente uscito dalla sua fase di sperimentazione: l’apprendistato scolastico, o di primo livello, è diffuso solo in alcune (poche) regioni, sulla base della presenza – o meno – di radicati sistemi di istruzione e formazione professionale, mentre quello di alta formazione e ricerca, o di terzo livello, conta solo qualche centinaio di contratti attivati nel 2020. Constatata l’assoluta preminenza dell’apprendistato professionalizzante, e verificata la sua scarsa capacità formativa, risulta evidente l’importanza di valorizzarne proprio quest’ultimo aspetto, impedendo così la riduzione dell’apprendistato a contratto di ingresso incentivato, destinato ai giovani, grazie ad un rinnovato protagonismo sia delle Regioni che, soprattutto, delle parti sociali.