Le assunzioni a termine dal “Cura Italia” al d.l. “Rilancio”. Storia di un’occasione persa

Autore: Eugenio Erario Boccafurni

Anno: 2020

Numero: 13

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Per favorire il riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19, diverse sono state le deroghe alla normativa vigente in materia di contratto a tempo determinato. Ebbene, il legislatore ha avuto la possibilità, in ragione delle implicazioni che l’emergenza sanitaria avrà sull’occupazione, di rimuovere o riscrivere – ancorché solo temporaneamente – i vincoli delle causali novellate all’art. 19 del d.lgs. n. 81/2015 ovvero rimodulare il termine massimo di 12 mesi. Sennonché, nulla di tutto ciò è stato fatto ed, anzi, si è preferito emanare delle deroghe all’attuale normativa vigente dal contenuto oscuro e dalla dubbia tenuta costituzionale. Si è trattato, dunque, di una vera e propria “occasione persa” giacché si è inteso non modificare l’attuale rigida disciplina (figlia del c.d. “decreto dignità”), invece di consentire alle parti sociali di adattarla alle peculiari esigenze che possono riguardare uno specifico settore o una singola realtà aziendale.