Incentivi pubblici e contrattazione di produttività. Cosa emerge dai report del Ministero del lavoro (2016-2024)?

Autore: Giulia ComiMarco MenegottoJacopo SalaFrancesco SeghezziSilvia Spattini, Michele Tiraboschi

Anno: 2025

Numero: 10

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Oggetto della presente ricerca è la valutazione delle misure pubbliche di incentivazione economica della contrattazione decentrata finalizzate ad aggredire uno dei nodi critici del nostro Paese e cioè la bassa produttività e i bassi salari. Da tempo (la legge istitutiva del sistema vigente è del 2015) i diversi Governi che si sono susseguiti riservano per questa misura, che giustamente crea un collegamento tra crescita della produttività e crescita dei salari, ingenti risorse economiche (nel 2015 si stimava a regime un indebitamento netto annuo pari a 520 milioni di euro per la copertura delle minori entrate da riduzione delle imposte) ma non esistono strumenti per un effettivo monitoraggio istituzionale della efficacia dell’incentivo. Lo studio, avvalendosi delle rilevazioni quantitative del Ministero del lavoro dal 2016 al 2024, vuole evidenziare come il numero di contratti decentrati attivi è tendenzialmente stabile negli anni, anche se aumenta la platea dei lavoratori interessati (oggi circa il 25%). Si tratta tuttavia di una percentuale ridotta rispetto alla totalità dei lavoratori italiani e la stessa quota di salario variabile detassata è decisamente contenuta rispetto alla retribuzione fissa (4%).