Back to work al tempo del Coronavirus e obbligo di sicurezza del datore di lavoro. I test sierologici rapidi

Autore: Franco Carinci

Anno: 2020

Numero: 3

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Il contributo si interroga su come tutelare la salute dei lavoratori nella fase di ripresa dell’attività produttiva dopo il lockdown dovuto al Coronavirus. Partendo dal presupposto che l’obbligo di sicurezza impone al datore di lavoro di prevenire i rischi sia “endogeni”, che “esogeni” fra i quali rientra anche quello di contagio da Covid-19, l’A. ritiene che il datore dovrebbe essere legittimato ad effettuare, tramite il medico competente, test sierologici rapidi all’ingresso dei luoghi di lavoro: a differenza degli accertamenti di laboratorio, i test rapidi richiedono pochi minuti, possono essere effettuati in qualsiasi luogo e possono quindi in via sistematica e ripetuta coinvolgere tutti i lavoratori. Tali test inoltre permettono di intercettare i lavoratori sani portatori del
virus. È dunque necessario modificare l’art. 5 Stat. lav. (che oggi vieta al datore controlli sullo stato di salute dei lavoratori) abilitando il datore di lavoro, ramite il medico competente, ad effettuare tali test e prevedendo altresì che i contratti collettivi possano intervenire in materia per specificarne le modalità (es. in relazione alle mansioni dei lavoratori).