Covid-19 e obbligo giuridico di vaccinazione per il dipendente

Autore: Giada Benincasa, Giovanni Piglialarmi

Anno: 2021

Numero: 1

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È possibile licenziare il lavoratore che ri-fiuta la vaccinazione? Lo studio propo-sto tenta di ricostruire il quadro norma-tivo e giuridico di riferimento, inda-gando l’esistenza (o meno) dell’obbligo di vaccinazione per i lavoratori e le rela-tive conseguenze giuridiche in caso di rifiuto. Di fondamentale importanza in questa prospettiva, anche a fronte di quanto disposto dall’art. 279 del D.lgs. n. 81/2008, appare la dialettica interve-nuta sulla qualificazione del rischio di contagio a fronte della diffusione del Covid-19 (“generico” per gli ambienti di lavoro non sanitari e “specifico” per gli ambienti di lavoro sanitari). Nonostante la mancanza di una previsione che ob-bliga il lavoratore a vaccinarsi all’in-terno della normativa emergenziale, non può essere trascurata la funzione della figura del medico competente di “consulente globale” del datore di la-voro e di raccordo con il Sistema Sanitario Nazionale/Locale. Questa figura assume un ruolo rilevante in merito all'e-ventuale giudizio di inidoneità (anche parziale e/o temporanea) del lavora-tore che rifiuta la vaccinazione, dina-mica che potrebbe evocare l'istituto del licenziamento. Tuttavia, in mancanza di un obbligo specifico di vaccinazione ex lege, tale soluzione potrebbe risultare assimilabile ad un percorso ad ostacoli e di dubbia legittimità.