Diritto al lavoro, contrasto alla povertà, politica attiva, inclusione sociale: le tante (troppe?) funzioni del reddito di cittadinanza all’italiana

Autore: Manuel Marocco, Silvia Spattini

Anno: 2019

Numero: 79

ISBN: 978-88-31940-09-2

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Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una forma di reddito minimo garantito, di cui presenta i tipici requisiti di elegibilità, nonché l’obiettivo di rispondere alle esigenze di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Tuttavia, il testo definitivo del provvedimento che lo disciplina ne ha voluto mettere in evidenzia principalmente l’anima lavoristica, che emerge in particolare dalla governance (Centri per l’impiego e operatori accreditati) e dalla strumentazione prevista (patto per il lavoro, assegno di ricollocazione, incentivi all’assunzione). Infatti, è lo stesso Legislatore ad averlo definito infine come «misura fondamentale di politica attiva del lavoro», seppure continua ad essere primariamente una misura «di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale», che pretende di essere, ibridamente, anche una misura volta a garantire il diritto al lavoro. Soprattutto, tale misura non è un reddito di base, categoria al quale appartiene il reddito di cittadinanza in senso proprio, e della quale, a titolo esemplificativo, sono presentate nella pubblicazione due esperienze nazionali, per chiarire ed evidenziare la distanza da tale tipologia di erogazione economica.