Il lavoro agile nella legge n. 81/2017. Flessibilità o destrutturazione del rapporto?

Autore: Domenico Iodice, Riccardo Colombani

Anno: 2017

Numero: 9

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Fino all’entrata in vigore della l. 22 maggio 2017, n. 81, in assenza di un quadro di riferimento si sono moltiplicate esperienze regolatorie “autarchiche” ad opera delle parti collettive. La nuova panoplia normativa incastona, in un quadro regolamentare aperto, non solo gli attesi elementi di flessibilità organizzativa, ma alcune aporie concettuali dal potenziale ancora inesplorato: è il caso del c.d. “lavoro per obiettivi”, inserito tra le modalità di esecuzione del lavoro agile (subordinato), che presenta di per sé caratteri di autonomia e assunzione di rischio da parte del lavoratore. L’analisi dettagliata del testo di legge evidenzia, nel suo complesso, l’esistenza di una “zona grigia” che sul piano pratico integra già forme di ibridazione del rapporto di lavoro.
Gli articoli in commento riguardano: le fattispecie di esecuzione di lavoro agile, la forma del rapporto e le modalità di recesso, il trattamento giuridico (comprensivo del diritto all’ apprendimento continuo e alla certificazione delle competenze del lavoratore), il potere di controllo e disciplinare, la sicurezza sul lavoro e la tutela per gli infortuni e le malattie professionali.