La posizione della giurisprudenza sul rifiuto di vaccinarsi con sospensione dal lavoro non retribuita

Autore: Cosima Ilaria Buonocore

Anno: 2022

Numero: 12

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L’obbligo vaccinale per l’accesso al lavoro, dapprima circoscritto agli operatori del settore sanitario, è stato poi esteso ad altre categorie di lavoratori, sino ad includere gli ultracinquantenni (lavoratori e non) considerati soggetti “fragili”. Al rifiuto di vaccinarsi, salvo le ipotesi di esonero, la legge ha ricondotto la sospensione dal lavoro senza retribuzione, con il prevedibile insorgere di un vasto contenzioso, dagli esiti non sempre univoci. L’Autrice mette in evidenza sia l’atteggiamento datoriale sia gli orientamenti della giurisprudenza, tanto nella primissima fase della pandemia quanto nella successiva. Il delicato bilanciamento tra diritto alla salute e gli altri diritti coinvolti, primo fra tutti il diritto al lavoro, ha comportato la necessità di una risposta delle Corti Costituzionale e della Corte di giustizia dell’Unione europea.