Tirocini extra-curriculari ai tempi di COVID-19. Le (diverse) scelte delle regioni italiane

Autore: Giacomo Nascetti, Giorgio Impellizzieri

Anno: 2020

Numero: 6

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Nel 2018 in Italia sono stati attivati 349mila tirocini. Centinaia di migliaia di persone, perlopiù giovani o comunque soggetti svantaggiati, accedono o partecipano al mercato del lavoro attraverso un tirocinio. Le misure restrittive della circolazione dei cittadini disposte a livello nazionale durante l’emergenza sanitaria da COVID-19, pongono il problema degli spostamenti dei tirocinanti, impossibilitati a recarsi presso le aziende ospitanti. Alla luce delle decine di provvedimenti regionali che si sono succeduti dal mese di marzo a quello di maggio 2020, si vuole ricostruire il panorama dei tirocini in Italia ai tempi dell’epidemia da COVID-19. Emergerà una mappa piuttosto frastagliata, frammentata tra le regioni che hanno sospeso i tirocini e quelle che ammettono
lo svolgimento in modalità smart; tra le regioni che ammettono l’attivazione di nuovi tirocini e quelli che la escludono. La sospensione dei tirocini, oltre che rischiare di escludere i giovani dal mercato del lavoro in un momento economico particolarmente delicato, comporta anche la perdita di un reddito per i tirocinanti. A tal proposito si darà conto anche degli interventi posti di essere da ciascun legislatore regionale.