Una questione di “valore” Il Jobs Act alla prova di costituzionalità

Autore: Adalberto Perulli

Anno: 2017

Numero: 15

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Il saggio analizza alcuni aspetti dell’ordinanza del Tribunale di Roma che a sollevato la questione di costituzionalità
dell’art. 1, comma 7, lett. c, della l. n. 183/2014 e degli artt. 2, 3 e 4 del d.lgs. n. 23/2015. Vengono in particolare indicati i principali profili di possibile contrasto della disciplina del licenziamento illegittimo generati dalla previsione di un indennizzo che il Tribunale reputa insufficiente per garantire una tutela effettiva del lavoro, causando una ingiustificata disparità di trattamento tra i lavoratori assunti prima del Jobs Act e quelli assunti con contratto a tutele crescenti. La questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Roma impone
una rivisitazione del risalente tema filosofico-giuridico relativo al rapporto tra diritto e valori, ponendo più di un
interrogativo sul fondamento assiologico del diritto del lavoro. Ed infatti, occorrerà valutare se il “cambiamento di paradigma” attuato con il Jobs Act presupponga davvero una diversa connotazione dei valori fondanti il diritto del lavoro che, da una dimensione assiologicamente orientata al bilanciamento tra rispetto della dignità umana e iniziativa economica privata, sembrano slittare verso una concezione puramente economicistica del lavoro.